11 DICEMBRE: LA VIA CLAUDIA AUGUSTA ALTINATE, DA LAMON CON TAM VENEZIA E PADOVA
Camminare nella Storia. Itinerari e percorsi del passato.
La logica della conquista dei territori al di là delle Alpi ha portato le treuppe romane di Druso a tracciare nel 15 A.C., utilizzando anche piste preesistenti, una via militare che prendera poi il nome di Claudia Augusta dal figlio Claudio, imperatore, che la realizzerà nel 46/47 d.C., per collegare l'area perilagunare e l'allora importante porto di Altino con i territori danubiani di Augsburg (Augusta vindelicorum) in Baviera e facilitare in tal modo i rapporti ed i commerci con le diverse aree dell'impero. Protostrada della moderna Europa, molto amata dai cicloturisti tedeschi, il suo recupero è diventato strumento di promozione turistica e valorizzazione del territorio. Pur esistendo tuttora incertezze in alcuni punti del tracciato, gli studiosi sono pressochè concordi nel riconoscere l'originalità del percorso nella zona lamonese. Secondo Alpago Novello, scendendo dal Sovramontino, la Claudia Augusta attraversa il torrente Cismon poco oltre Ponte Serra per risalire poi a Lamon ai piedi del colle di San Pietro, ove sorgeva una fortificazione romana. dopo una ripida discesa, la strada recupera il torrente Stalena su un ponte di origine romana, recuperato poi nel Medio Evo, e da Rugna a Costa coincide con l'attuale strada carrozzabile. Da Costa a San Donato prosegue in Val Senaiga sul fianco del monte assumendo localmente il nome di via Pagana con chiaro rimando alla latinità. Attraversato il torrente, essa raggiunge il Tesino con incertezze circa la risalita sull'altro versante della valle. Testimonianza di un insediamento romano. in località Piasentot, sona Crosere di San Donato, sono state scoperte circa un centinaio di tombe che datano dal 1° al 4° sec. d.C. e che hanno restituito materiali che documentano i commerci e i rapporti che l'antica comunità del luogo intratteneva con la pianura ed il mondo alpino. Tali reperti sono esposti al Museo Archeologico di Lamon che testimonia così 2000 anni di storia.
Ci ritroviamo al Ponte Serra dove alcuni lasciano le vetture per compattarsi. In macchina raggiungiamo la loc. Piei dove ci fermeremo per raggiungere, con una camminata di pochi minuti, il ponte Romano. Da lì su via Costa Bassa arriviamo al parcheggio dove lasciamo definitivamente le macchine per salire alla località Costa che riattraverseremo al ritorno. Un cagnolino, non si capisce se festante o ligio al proprio compito di guardiano, non smette l'abbaio al nostro passaggio. Proseguiamo su quella che era la Via Claudia Augusta verso l'antico borgo di La Val per poi seguire, sulla dx. orografica, il corso del torrente Senaiga su strada boschiva fino alla località Franza e da qui su sentiero in salita al "Bus de la Bela", caverna dove una frana intrappolò alcuni esemplari di Ursus Speleous durante il letargo; uno dei loro scheletri è visibile nell'atrio del Comuine di Lamon. Proseguendo ancora in salita, sempre sulla sx. orografica, giungiamo a Pian, piccolo Borgo testimone di vita d'altri tempi, recuperato per frequentazioni temporanee. Un'ultima salita ed arriviamo a Crosere con belle abitazioni dalle caratteristiche balaustre in legno. Sosta per il desinare ammirando il Monte Coppolo e il vicino paese di San Donato, un po' più su sulla stradina. Da Crosere si ridiscende verso Costa sul tracciato ancora della Claudia Augusta con la percezione dell'antica strada con bei muri di contenimento in bosco di latifoglie. Giunti a Costa andiamo a riprendere le auto per spostarci a Lamon con visita al piccolo Museo Archeologico e al Comune dove nella sala Consiliare sono dipinti molti aspetti della vita passata e presente della vivace comunità rurale.