26 giugno: ai piedi del civetta
Il Monte Civetta fa parte di un ricordo condiviso con il mio amico Augusto. Diversi anni fa, in un giorno di fine estate partimmo, pernottando presso un suo amico che ci avrebbe anche accompagnato in quota. La giornata però non si prospettava delle migliori e pur giungendo al rifugio Vazzoler non potemmo fare altro che guardare le nebbie calare sull'ambiente circostante e sui nostri sogni di quota (vedi le due foto sopra).
Qualche giorno fa Augusto, che mai dimentica, ha ritirato fuori dal cassetto il vecchio progetto, con l'idea di riadattarlo per le escursioni di mezza estate effettuate con il Circolo S.Giuseppe. Mi sono incaricato di trovare un giro escursionistico che riesca ad essere panoramico ed a raggiungere quote interessanti senza però avere troppo dislivello. Studiando una cartina della Tabacco ho deciso di partire da Alleghe (raggiungibile in un paio d'ore di macchina da Trento), salire con gli impianti fino a quota 1922 e, nell'impossibilità di raggiungere con una normale escursione la cima del Civetta (solo con ferrata, per esperti), arrivare fino al lago del Coldai, a q. 2143, a due passi dal Rifugio omonimo che un laghetto di montagna in quel contesto era sicuramente da vedere. E' nata così la mia toccata e fuga di lunedi 26 giugno, giorno in cui festeggiando San Vigilio i trentini restano a casa dal lavoro e c'è chi ne approfitta per una gita fuori porta particolare. Di mio e di "fuori" percorso ci ho messo la quasi completa salita alla cima Coldai (sono arrivato a pochi metri dalla croce, 2400, ma ho rinunciato, un po' pericoloso da solo) e la discesa a piedi da Pian Pezzè ad Alleghe. Un giro comunque per nulla faticoso e bellissimo. Le Dolomiti sono sempre uno spettacolo. Da ammirare e condividere.
Qualche giorno fa Augusto, che mai dimentica, ha ritirato fuori dal cassetto il vecchio progetto, con l'idea di riadattarlo per le escursioni di mezza estate effettuate con il Circolo S.Giuseppe. Mi sono incaricato di trovare un giro escursionistico che riesca ad essere panoramico ed a raggiungere quote interessanti senza però avere troppo dislivello. Studiando una cartina della Tabacco ho deciso di partire da Alleghe (raggiungibile in un paio d'ore di macchina da Trento), salire con gli impianti fino a quota 1922 e, nell'impossibilità di raggiungere con una normale escursione la cima del Civetta (solo con ferrata, per esperti), arrivare fino al lago del Coldai, a q. 2143, a due passi dal Rifugio omonimo che un laghetto di montagna in quel contesto era sicuramente da vedere. E' nata così la mia toccata e fuga di lunedi 26 giugno, giorno in cui festeggiando San Vigilio i trentini restano a casa dal lavoro e c'è chi ne approfitta per una gita fuori porta particolare. Di mio e di "fuori" percorso ci ho messo la quasi completa salita alla cima Coldai (sono arrivato a pochi metri dalla croce, 2400, ma ho rinunciato, un po' pericoloso da solo) e la discesa a piedi da Pian Pezzè ad Alleghe. Un giro comunque per nulla faticoso e bellissimo. Le Dolomiti sono sempre uno spettacolo. Da ammirare e condividere.
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Il Civetta (El Zuìta in ladino veneto) è un gruppo montuoso appartenente alle Dolomiti, situato in Provincia di Belluno. Separa la Val di Zoldo dall'Agordino e fa da cornice al caratteristico paesino di Alleghe. Nel lato a nord-ovest è caratterizzata da un'impressionante parete verticale con un dislivello di più di 1000 metri ed una lunghezza di circa 4 km, tra la "cima Su Alto" e la "Torre Coldai". È chiamata nell'ambiente alpinistico "la parete delle pareti", sulla quale scorrono alcune famosissime vie, tra le quali la Solleder- Lettembauer, la Philip-Flamm, la via dei 5 di Valmadrera e altri itinerari di elevata difficoltà alpinistica. A 200 metri dalla vetta, sul più pacato lato zoldano, sorge il piccolo rifugio Torrani. A nord del gruppo, presso il monte Coldai vi è il Rifugio Sonino al Coldai, al centro, sul versante alleghese, il rifugio Tissi mentre all'altro estremo è localizzato il rifugio Vazzoler. Sotto l'itinerario proposto per l'escursione.
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Àlleghe (Àlie in ladino[4]) è un comune italiano di 1 224 abitanti della provincia di Belluno in Veneto. Fa parte del comprensorio delle Dolomiti. La legge 482/1999 ha riconosciuto i comuni dell'Agordino come zona a minoranza linguistica Ladino-Veneta. Partendo da Alleghe si possono raggiungere i rifugi del gruppo del Civetta (rifugio Coldai, rifugio Tissi). Da questi, tra cui passa l'Alta via n. 1, si può a sua volta arrivare in altri rifugi. Sul Civetta è situato il rifugio Torrani, mentre, continuando sul percorso dell'Alta via, si giunge al rifugio Vazzoler.
Caratteristica geografica del paese è l'omonimo lago di Alleghe, formatosi nel 1771 lungo il Cordevole a seguito di una frana staccatasi dal monte Piz, che seppellì tre villaggi: Riete, Fusine e Marin. Il lago appena formato arrivava fino quasi al paese di Caprile. Poi, per effetto della sedimentazione dei detriti fluviali, si verificò un rapido innalzamento del fondovalle, che costrinse il lago a ritirarsi fino ad assumere la posizione attuale.
Caratteristica geografica del paese è l'omonimo lago di Alleghe, formatosi nel 1771 lungo il Cordevole a seguito di una frana staccatasi dal monte Piz, che seppellì tre villaggi: Riete, Fusine e Marin. Il lago appena formato arrivava fino quasi al paese di Caprile. Poi, per effetto della sedimentazione dei detriti fluviali, si verificò un rapido innalzamento del fondovalle, che costrinse il lago a ritirarsi fino ad assumere la posizione attuale.
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La prossima volta ci faremo la Ferrata e saliremo in cima, vero Augusto?